donna che ascolta musica a base di storytelling

Murubutu: lo storytelling in musica

Murubutu: lo storytelling in musica 1080 628 Maria Elena Crusco

È una domenica mattina soleggiata e decido di fare una passeggiata all’aria aperta.

Esco di casa con gli auricolari nelle orecchie e avvio la riproduzione casuale di qualche playlist di musica su Spotify.

Mentre cammino, mi rendo conto che la mia attenzione è stata completamente catturata dalla canzone che è iniziata: ha una base rap e, con rime ricche ed elaborate, mi sta raccontando qualcosa.

Mi fermo per strada, ormai sono del tutto presa dalle parole, dal ritmo e dalla narrazione e voglio concentrarmi sul testo per scoprire come va a finire questa storia.

Sei curioso?

Prometto di non spoilerarti nulla.

Murubutu e i suoi racconti

Sul display del telefono leggo “Anna e Marzio – Murubutu”.

Non conosco questo cantante, ma in pochi secondi mi ritrovo a esplorare tutta la sua discografia e scoprire che Murubutu non scrive semplici parole in rima, lui narra delle storie in rima.

Veri e proprio racconti che sanno coinvolgere ed emozionare.

I suoi album sono un viaggio alla scoperta di personaggi unici, imperfetti e fragili, che convivono ogni giorno con le proprie paure e speranze. Come succede a tutti noi.

Murubutu riesce in pochi minuti a trasmettere un’emozione, una curiosità e uno spunto di riflessione.

Tra parole che si susseguono veloci e ritmi incalzanti, chi ascolta inizia a disegnare con la fantasia forme e contorni di mondi e personaggi immaginari, a immedesimarsi in loro e a voler conoscere la loro storia.

Alla fine, quando la canzone finisce, è successo qualcosa. Ti sei emozionato, sei rimasto colpito dalla bellezza delle rime o più semplicemente ti sei sentito coinvolto nella narrazione.

Qualsiasi cosa, ma non puoi essere rimasto indifferente.

Storytelling: lo stai facendo nel modo giusto

Ti ricordi di quando abbiamo parlato dell’importanza per un brand di sapere ispirare, educare e intrattenere i propri clienti?

Ecco, se Murubutu si potesse paragonare a un’azienda ti direi che sta facendo davvero un ottimo lavoro di content marketing.

Sta comunicando qualcosa attraverso i racconti e ti sta dando di più di un’assillante hit estiva o di un motivetto che tra qualche giorno scorderai, ti sta facendo sognare e immaginare altri mondi, sta risvegliando in te una sensazione o una curiosità.

Pensa a quante canzoni con testi vuoti o insensati ascoltiamo ogni giorno, mentre siamo al supermercato o in fila alla cassa di un negozio.

Queste canzoni sono come le aziende che non sanno comunicare: non ci raccontano nulla, non ci incuriosiscono, ma cercano solo di venderci i loro prodotti o servizi.

Queste canzoni o aziende passano inosservate, o al massimo di loro ci ricordiamo solo perché diventano assillanti e le ritroviamo ovunque, ma non di certo perché ci hanno trasmesso qualcosa.

Riuscire ad affascinare il tuo pubblico è tutta un’altra storia. Una storia che chi sa fare storytelling conosce bene.

Chi sa usare le parole attira la nostra attenzione e crea con noi un legame speciale che va oltre qualsiasi musica maledettamente orecchiabile.

Ti lascio con una citazione che qui in Bloo Academy ci pace tanto:

“Ho imparato che le persone possono dimenticare ciò che hai detto, le persone possono dimenticare ciò che hai fatto, ma le persone non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire.” Maya Angelou

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